Come precedentemente annunciato e documentato in questo articolo, sono iniziati i lavori per aprire materialmente il porto alla città. Si sta infatti procedendo all’eliminazione dell’attuale cinta muraria lungo il lato nord e di conseguenza le aree “liberate” diverranno pienamente accessibili come naturale prosecuzione di piazza Paolo Borsellino e del quartiere della Civita. I cittadini, quindi, avranno la possibilità di fruire di spazi fino a oggi interdetti, che si affacciano sullo specchio acqueo del porto, peraltro atti a ospitare eventi culturali e musicali (come già avvenuto in passato).
L’evento, che segna uno storico passaggio nell’evoluzione urbanistica della città, è possibile grazie al protocollo d’intesa firmato a marzo di quest’anno tra l’autorità portuale e l’amministrazione comunale etnea.
Catania, così, pone le prime, concrete basi per avviare la definizione di un nuovo waterfront attraverso l’integrazione tra il porto e la città storica. I prossimi passi prevedono una ridefinizione della viabilità urbana e dei parcheggi nelle aree limitrofe e delle infrastrutture di competenza della Ferrovia Circumetnea. Sarà rivista anche la definizione degli assi principali di collegamento stradale del porto alla grande viabilità urbana, extraurbana e all’interporto con particolare attenzione ai due nodi viari di faro Biscari e di piazza Paolo Borsellino.
Mobilita Catania auspica che, contestualmente, venga approvato anche il progetto di pedonalizzazione del tratto di via Beato Cardinale Dusmet lungo la Villa Pacini: un indispensabile raccordo pedonale tra il porto e la città attraverso Porta Uzeda in un luogo dalle caratteristiche storico-architettoniche che abbraccia mille anni di storia e che merita di essere così valorizzato.
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